Il contenuto della circolare numero è riservato.
Il MIUR ha fornito le prime indicazioni sul prossimo piano triennale di formazione per i docenti e il personale ATA.
: Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale
Naturalmente la nota non definisce nel dettaglio il Piano, ma delinea gli ambiti per i quali la formazione sarà realizzata a livello nazionale e gli ambiti per i quali, invece, le scuole si possono organizzare autonomamente e/o in rete con altre scuole.
FORMAZIONE A LIVELLO DI ISTITUZONE SCOLASTICA O RETI DI SCUOLE
Le attività formative organizzate a livello di Istituzione scolastica, come detto all’inizio, confluiranno nel PTOF.
Il contesto per l’elaborazione del piano di formazione in servizio, a livello di Istituzione scolastica, è naturalmente il collegio dei docenti anche nelle sue varie articolazioni.
Le attività di formazione devono essere progettate sulla base delle priorità nazionali, dei bisogni dei docenti e delle esigenze dell’istituto emerse dal RAV e dal PdM, della vocazione propria di ogni istituto, delle sue eccellenze e delle innovazioni che si intendono perseguire.
Il piano di formazione, leggiamo ancora nella Nota, dovrebbe contenere la previsione di massima – pluriennale – delle azioni formative da svolgere e dovrebbe anche indicare a chi saranno rivolte:
- docenti neoassunti;
- gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM);
- docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica;
- consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione;
- insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative;
- figure sensibili impegnante nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso …
Quanto alle reti di scuole, esse si pongono la finalità di far crescere qualitativamente le diverse istituzioni scolastiche, che ne fanno parte, e promuovere le eccellenze grazie al confronto e allo scambio di buone pratiche.
Le attività formative organizzate da reti di scuole dovranno essere rivolte a specifici bisogni o tipologie di docenti e alla condivisione di azioni di sistema per massimizzare la valenza degli interventi formativi.
Le indicazioni fornite dalla nota ministeriale, si legge nella medesima, saranno implementate e arricchite nel Piano Nazionale di Formazione.
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